Tu pensa se, per trovare l'alternativa allo "stato di cose presenti", bisogna andare nelle montagne del Kurdistan, da Rojava e per la precisione dalle "Unione delle Comunità del Kurdistan" (KCK) Ero abituato ad andare a vedere cosa accadeva nella Selva Lacandona, per trovare ispirazione, che però è lontana. Ora un esempio - SPLENDIDO - l'abbiamo qui a portata di mano (anche se, per altri motivi, ugualmente di difficilissimo accesso). Un ragionamento a parte - anche se, ovviamente, strettamente legato a quanto leggerete sotto - andrebbe fatto della foto sopra, meravigliosa: vi si vede delle guerrigliere kurde, probabilmente della “YJA Star” (l'”Unione delle donne libere”), la milizia di sole donne che combatte nel nord della Siria. In quale altra immagine di guerriglieri, nella storia, si vede militanti che si abbracciano, che sorridono teneramente, che vivono la foto non come dimostrazione di forza ma come dimostrazione d'unione. Forse qualcosa nelle foto dei partigiani, ma ne ricordo poche. Questa foto, a me, fa venire semplicemente il sorriso. Che mi si spegne, in parte, se penso contro chi combattono queste bellissime donne e cosa rischiano in caso di cattura. Di seguito viene spiegato il perché, ed è una gioia leggerlo. Non prima di ringraziare "A Rivista anarchica", per lo splendido lavoro di contro/informazione che fa su questo argomento, cioè sulle vicende dei kurdi della Siria
Unione delle Comunità del Kurdistan
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