Una filastrocca del mio amico Alberto Prunetti (e sono orgoglione di poterlo definire così) per commentare un triste episodio, uno striscione di Forza Nuova contro le maestre dell’asilo Monumento di Siena. Con un piccolo omaggio a Gianni Rodari e ai Cantalamappa. 1 Di notte su un asilo un bieco nero […]
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LA PISTOLA Y EL CORAZON 2 febbraio 1977: l’inizio della grande rivolta Dedicato a Leonardo Fortuna detto Daddo (20 settembre 1955 – 17 febbraio 2011), alla moglie Francesca e alla figlia Nina. “La pistola y el corazon” racconta la storia di due scatti del fotografo Tano D’Amico che sono a […]
Finalmente sta iniziando una nuova e bella Guerra Umanitaria – adoro gli ossimori! – così i paesi occidentali potranno provare a tirare fuori la testa da questa tremenda crisi economica che ci attanaglia. Per entrare nel modo giusto in questo felice momento mi sono riletto un po’ di pagine di […]
non votare significa prima di tutto disintossicarsi. Rinunciare alla droga che stabilisce i tempi della società, scandendoli con gli eventi elettorali, ogni volta presentati come ultimativi, un’emergenza, un’urgenza; vuol dire disertare dall’auto-costrizione alla concorrenza individuale e alla gerarchia dei “leader”; scrivere una agenda sociale e politica a prescindere, come diceva Totò; riconoscere i veri poteri, ormai nemmeno più tanto nascosti dietro quelli vecchi e svuotati. Ma, più difficile di tutto, significa fare il primo passo per disintossicarsi dallo Stato. Rinunciare alla (finta) ingenua convinzione – così forte nel movimento teatrale, in senso letterale, capitanato da Beppe Grillo – che basta sostituire i cattivi politici con buoni politici, o con gente comune, per ottenere che le istituzioni si depurino, ridiventino quel che in effetti non sono mai state, o mai del tutto: espressione della volontà popolare dotate del potere di rovesciare la dittatura.
Debbo dire che sono abbastanza disgustato per il diluvio di lacrime che ha scatenato la morte del miliardario Steve Jobs. Mi ha disgustato di più del dovuto forse in seguito all'assordante silenzio sulla morte delle 4 operaie in nero pugliesi, schiacciate dalle macerie dell'azienda per cui lavoravano a 4€ l'ora... Un anno fa usciva un libro sulla Apple e su cosa era diventata dal ritorno di Steve Jobs alla sua guida: una delle maggiori multinazionali dell'informatica attuale, per i soci; una delle peggiori per i lavoratori e gli utenti (se attenti alle loro libertà e alla loro privacy). Visto che fu pubblicato sotto licenza Creative Commons, lo ripubblico qui, e 'fanculo.