
Per l’ennesima volta mi ritrovo a dover ringraziare il collettivo dei Wu Ming, non solo per i romanzi che pubblicano (in Creative Commons, tra l’altro), ma anche per l’enorme battaglia quotidiana contro le distorsioni – se non contro le invenzioni – della storia del nostro paese.
Oggi torno, grazie a loro, a parlare di Foibe.
Sul loro sito i Wu Ming fanno parlare uno storico triestino, Piero Purini, che da tempo narra questa storia usando gli strumenti che gli sono propri – quelli dello storico – e i risultati sono assai diversi dalla vulgata fascio-nazionalista in cui siamo ormai immersi. E Purini torna a parlare delle Foibe raccontandoci e commentando il recente spettacolo del cantante Simone Cristicchi, Magazzino 18. E quel che ci racconta è, almeno per me, demoralizzante. Se non peggio.