Un saluto a Leoncarlo Settimelli
C’era il Nuovo Canzoniere Italiano e c’era il Canzoniere Internazionale e c’eravamo noi, ragazzi, su e giù per la Toscana e l’Italia a rincorrerli per i concerti, a cercare i dischi nelle librerie delle Feste dell’Unità o direttamente sotto i palchi.
C’era la sinistra e raccontava l’Altra Italia, quella del coraggio e della lotta per il riscatto.
Ma questi sono ricordi e considerazioni personali.
Il 26 aprile è morto a Roma Leoncarlo Settimelli.
Era nato a Lastra a Signa nel 1937.
Nei primi anni 60 fondò a Roma il circolo L’Armadio insieme, tra gli altri, a Laura Falavolti, Marco Ligini ed Elena Morandi.
Sono il nucleo fondativo del Canzoniere Internazionale che pubblicherà, tra gli altri, Canta Cuba Libre; Il bastone e la carota; Questa grande umanità ha detto basta; Vita, profezia e morte di Davide Lazzaretti.
E’ stato un protagonista della canzone sociale e di protesta.
Ma Leoncarlo non era solo un grande interprete.
Era una personalità poliedrica: musicologo e ricercatore, importante documentarista per la RAI, scrittore, giornalista per «l’Unità».
Il suo archivio sonoro è depositato presso l’Istituto della Memoria in Scena di Scandicci ed è in fase di ordinamento e catalogazione.
Salutiamo un compagno.
Stefano Arrighetti,
presidente dell’Istituto Ernesto de Martino