Sarà la campagna elettorale che mi mette di cattivo umore; o il lavoro, che ormai per arrivare ad uno stipendio da sopravvivenza ne devo mettere assieme 3 o 4 e alla fine della giornata sono a pezzi.
Quindi quando leggo certe cose, soprattutto da gente che, potenzialmente, avrebbe i mezzi per conoscerle in maniera approfondita, critica, aperta – tipo chi ha studiato la storia contemporanea per anni – ecco, in quei momenti mi sale, come dicono a Napoli, la cazzimma. Perché certe posizioni sono scelte politiche, sono scelte di parte. Una parte che non è la mia, nonostante tutte le chiacchiere, in cui la logica di fondo – anche tra chi si dice di “sinistra” – è altra rispetto alla mia, la logica delle classi dirigenti, delle avanguardie, di chi deve comandare e di chi deve obbedire.
Bene, allora come disse Lucio Castellano tanti anni fa, non faccio parte della Vostra famiglia.